Apprendiamo che il Comune di Milano sta preparando una ordinanza di sospensione totale del traffico automobilistico a Milano nella giornata di domenica 2 Febbraio 2020.
Il provvedimento sarebbe determinato dallo sforamento dei limiti di legge per la concentrazione di agenti inquinanti nell’atmosfera milanese, in concomitanza con le condizioni della pressione atmosferica.
MuoverMi denuncia questo ennesimo intervento di carattere ideologico e non risolutivo, volto NON a determinare il rientro della concentrazione degli inquinanti entro i limiti voluti,
bensì a promuovere la visione politica di questa Amministrazione, che immagina una Milano a piedi su base permanente, e sta attuando progressivamente misure di carattere urbanistico strutturale volte ad impedire, di fatto, una circolazione fluida degli automezzi, oltre a tutto aggravando, in tal modo, le emissioni che questi producono.
La Giunta milanese costruisce ad arte, strumentalmente, un clima di emergenza che non esiste, sorvolando sul rispetto dei criteri di determinazione delle soglie di inquinamento previste dalla Direttiva UE 2008/50, e questo in presenza di un “trend” pluriennale di riduzione sostanziale della concentrazione di sostanze nocive nell’aria, che non ha invertito la sua tendenza in questo periodo.
MuoverMi ha preparato un ricorso al TAR contro tale provvedimento, con richiesta motivata di annullamento, e la depositerà non appena verrà a conoscenza degli estremi esatti del provvedimento.
Il Comune di Milano interviene soltanto sugli aspetti del problema inquinamento che sono in contrasto con la sua visione ideologica del mondo, mentre si astiene dal formulare misura idonee ad un contenimento effettivo delle fonti inquinanti, ben note, studiate, descritte e pesate da enti pubblici destinati allo studio di questi problemi, come Arpa e Ispra, e tuttavia appare disattento quando ci sono altri interessi in gioco, come nel caso della Fashion week dello scorso 22 settembre 2019. Tanti pesi e tante misura, da parte del sindaco, con finalità di consenso politico del suo elettorato.
Un esaustivo video che illustra come la disinformazione porta a snocciolare una serie infinita di luoghi comuni.