Libertà e divieti: il fumo all’aperto

Donna che fuma all'aperto

La delibera comunale su aria e clima da poco approvata prevede, fra i vari punti, anche il divieto di fumo all’aperto:

Articolo 9 – Fumo all’aperto

  1. Fatto salvo quanto già disposto dalla vigente normativa in tema di divieto di fumo, a far data dal 1 gennaio 2021, è fatto divieto di fumare negli spazi di seguito indicati:
    aree destinate a verde pubblico;  aree attrezzate destinate al gioco, allo sport o alle attività ricreative dei bambini, così come disciplinato all’art. 21, comma 7 del Regolamento comunale d’uso e tutela del verde pubblico e privato;  presso le fermate di attesa dei mezzi pubblici, incluse le fermate dei taxi, fino ad una distanza di 10 metri dalle relative pensiline ed infrastrutture segnaletiche;  aree cimiteriali;  aree cani;  strutture sportive di qualsiasi tipologia, ivi comprese le aree adibite al pubblico (ad esempio:
  2. A far data dal 1 gennaio 2030 il divieto di fumo è esteso a tutte le aree pubbliche o ad uso pubblico, ivi incluse le aree stradali.

L’obiettivo dichiarato è quello di tutelare la salute pubblica, ma, beninteso, non rispetto alle sostanze specificamente contenute nel fumo di tabacco, ma relativamente alle polveri sottili, quelle che vengono misurate dalle centraline ARPA. 

Ancora una volta l’amministrazione Sala prende per i fondelli i milanesi introducendo un divieto senza senso e che può costituire un precedente pericoloso per la libertà dei cittadini.

Va innanzi tutto premesso che a Milano, da ormai vari anni, non esiste più alcuna emergenza inquinamento, ma solo un modesto problema di inquinamento atmosferico urbano residuo, e che l’aria di Milano non è mai stata così pulita come oggi.

Ciò è testimoniato da tutti i dati ufficiali e pubblici disponibili, che evidenziano come tutti gli inquinanti siano ormai ampiamente sotto soglia, salvo le polveri sottili – che ancora superano il limite di legge con una certa regolarità durante i mesi più freddi, quando sono accesi i riscaldamenti – e il biossido di azoto, che, per quanto in continua lenta diminuzione, in alcune centraline supera la soglia di legge come media annuale e raramente quella giornaliera.

Alla luce di tale premessa ecco i motivi per respingere tali misure restrittive:

  • Il divieto è totalmente inutile: si tratta di una restrizione che è inutile sia nel senso di non necessaria (per quanto sopra) sia inutile nel senso di priva di effetto. Risulta evidente che la quantità di polveri sottili prodotta da tutte le sigarette fumate a Milano all’aperto non possa neanche lontanamente venire paragonata a quella, per esempio, prodotta dalle migliaia di mezzi pesanti ogni giorno in coda sulle tangenziali che circondano la città (e che pure non fanno salire più di tanto la concentrazione delle polveri). Da notare che nell’ordinanza viene citata come fonte a favore di tale restrizione unicamente un vecchio documento (Inventario regionale delle emissioni atmosferiche INEMAR Lombardia 2014) che però non comprende misure, ma solo valutazioni quantitative basate su modelli da verificare sul campo. Come suo solito, l’amministrazione Sala spaccia per fatti accertati quelle che sono congetture. 
  • Questo divieto è molto difficile da far rispettare: le persone scrupolose si accolleranno l’onere di attenersi alle prescrizioni della delibera, ma il loro disagio sarà comunque vanificato dai tanti che semplicemente la ignoreranno. Basti pensare al caso degli stadi. Davvero qualcuno pensa che si potrà girare per le curve ad obbligare i tifosi a spegnere la sigaretta? Sarà insomma un’altra delle tante leggi italiane (ordinanza, in questo caso) che, al solito, gravano sui fessi ma vengono ignorate dai furbi.
    Fessi e furbi nel senso usato da Giuseppe Prezzolini più di un secolo fa nel suo Codice della vita italiana Capitolo I – Dei furbi e dei fessi. Inutile dire che chi crea queste norme appartiene sempre alla categoria dei furbi ed è quindi certo che lui potrà fregarsene!
  • In ogni caso sarà sempre utile come pretesto per un membro delle forze dell’ordine con la luna storta per fare una bella multa al povero cittadino sfortunato. Insomma, un’altra legge che si tradurrà in una lotteria all’incontrario per le persone colpite dalle sanzioni previste!
  • Limita la libertà personale senza alcuna giustificazione valida: la libertà personale per noi di muoverMi ha un valore intrinseco, e non può essere limitata arbitrariamente senza che esistano motivazioni oggettive forti e chiaramente preponderanti. In questo caso non c’è nessuna motivazione valida basata su dati, l’unico vero obiettivo è quello di assecondare una percezione soggettiva, ovvero il fastidio che desta in qualcuno l’odore del fumo di sigaretta con la scusa della lotta alle polveri sottili. Ma introdurre a cuor leggero divieti basati sul fastidio di una parte della popolazione è una pratica pericolosa che può portare rapidamente alla dittatura. Oggi è il fumo di sigaretta che da fastidio, domani potrebbero essere le gonne troppo corte o i capelli troppo lunghi! 
  • Evidentemente alla giunta Sala della libertà personale interessa assai poco! Ma si sa, a Beppe Sala, Maran e Granelli, la libertà interessa solo quando è intesa come privilegio di poter fare quello che si vuole per coloro che appartengono al suo zoccolo duro di supporter!

E’ veramente sorprendente, peraltro, che chi vuole introdurre questo divieto (e tanti altri…) fa parte di soggetti politici che indicano come propri riferimenti culturali i movimenti che negli anni ’70 avevano come uno dei propri slogan “Vietato vietare!“. Basterebbe questo per fare suonare un campanello d’allarme vista la palese incongruenza di principio.

Va anche detto che la vera ratio della norma potrebbe anche essere semplicemente quella di depistare l’attenzione dell’opinione pubblica dalle altre norme contenute nell’ordinanza e che rappresentano un danno ben maggiore per chi vive e lavora a Milano, comportando per molti costi aggiuntivi notevoli a fronte di nessuna utilità reale: ne abbiamo parlato più in dettaglio nel nostro articolo Delibera Piano Aria Clima: una vergogna.
In questo caso la presa per il culo sarebbe perfino doppia!

L’autore di questo articolo è un NON fumatore e sconsiglia vivamente a tutti di iniziare a fumare e consiglia a chi fuma di fare un serio tentativo per smettere: ne guadagnerebbe la salute, ma soprattutto il portafoglio.
Questo non gli impedisce di garantire la libertà individuale per una scelta di vita che non condivide e non promuove in nessun modo.

Un commento

  1. Hey, ma pensate che se non andremo tutti in bicicletta e se non aboliremo il fumo in città, come ci hanno insegnato i vecchi saggi sindaci nord europei, poi potremo far ripartire l’economia milanese??? E noooo….
    A proposito di puzze, ma le merde canine che copiosamente infestano i nostri bei marciapiede? Evidentemente sono aromi ben apprezzati dai nosti cari assessori.

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