Partito delle auto? No grazie!

Auto in colonna

MuoverMi è stato definito “il partito degli automobilisti”. Oppure il partito delle auto.
Riteniamo che queste siano definizioni fuorvianti, che non rendono giustizia all’intento di questa associazione. Si dovrebbe partire dal concetto che ogni persona ha, per vivere la propria vita, una necessità di mobilità che viene assolta scegliendo, di volta in volta, il mezzo di trasporto che meglio si adatta alle proprie esigenze. Quindi muoverMi non è il partito delle auto, è il partito della mobilità. Che sia essa in auto, moto, bici, monopattino o mezzi pubblici è indifferente, l’importante è che non vengano messi ostacoli alla mobilità di ogni singolo cittadino.

La realtà quotidiana dei milanesi

Spesso il lavoro che svolgiamo non ci rende possibile utilizzare mezzi pubblici, o magari biciclette. In una città grande e con una vita frenetica come Milano, spesso ci si trova a doversi muovere con tempi ridotti. Magari si lavora ad oltre 20 km da dove si vive. Oppure si hanno due o più compiti da svolgere durante la giornata, situati lontani tra loro (pensate ad esempio ad un idraulico, o a un agente).
In queste, come in tante altre situazioni, la scelta di mezzi pubblici o di biciclette diventa molto difficile, se non impossibile. Per molte persone che abitano nella prima cerchia dell’Hinterland milanese usare i mezzi pubblici vorrebbe dire metterci un’ora e mezza per andare al lavoro, e altrettanto per tornare a casa. Farlo con un veicolo privato invece spesso richiede tempi molto più brevi, e considerando i recenti aumenti dei biglietti ATM, il costo è analogo (anche il tempo perso ha un costo non solo sociale).

L’hinterland milanese

Questo discorso è valido anche per i milanesi che lavorano fuori Milano, che per onore di cronaca non sono toccati da nessuna vessazione. Bisognerebbe aprire una parentesi polemica sul fatto che i milanesi possono inquinare uscendo dalla città e andando a parcheggiare gratuitamente nell’hinterland, mentre chi abita appena fuori Milano ha limitazioni sia all’ingresso che al parcheggio. Una discriminazione non tollerabile che colpisce una popolazione forse più ampia di quella residente nei confini cittadini e che non ha alcuna rappresentanza politica per fare sentire le proprie ragioni e difendere i propri diritti.

Per molte persone usare un veicolo privato significa risparmiare almeno un’ora al giorno nei trasferimenti, che in certi casi potrebbero arrivare ad essere oltre due ore. Ore che potrebbero essere dedicate alla famiglia, alla vita privata, a ridurre il tempo improduttivo impiegato per andare al lavoro, oppure – se impiegate lavorando – produrrebbero reddito.
Il tempo libero permette di migliorare la nostra qualità di vita, di conseguenza per mantenere un livello di qualità della vita accettabile, si deve avere del tempo per noi stessi. Molto spesso per tantissimi pendolari i tempi di viaggio e di attesa dei mezzi pubblici non lo consentono.

La giunta Sala

Questa giunta sta facendo di tutto per rendere difficile (se non impossibile) l’utilizzo di mezzi di trasporto privati, adducendo motivazioni ecologiste che però non sono supportate da nessun dato scientifico. L’aria di Milano di oggi è la meno inquinata di sempre, l’inquinamento presente non è che in minima parte causato dei veicoli, ma sono altre fonti (riscaldamenti, primi di ogni altro) ad esserne prevalentemente responsabili.
Sala e i suoi assessori Granelli e Maran stanno facendo di tutto per peggiorare la qualità di vita dei cittadini metropolitani milanesi e devono essere fermati.

MuoverMi ci sta provando. Ma non è un partito di automobilisti, è una associazione che vuole rendere migliore la vita dei cittadini, rivendicando una piena libertà di scelta per la mobilità personale.
Una libertà dettata da una convenienza personale, come è ovvio che sia, ma pur sempre una libertà che si cerca di negare pretestuosamente danneggiando le classi più deboli che non possono economicamente sostenere questo inutile cambiamento.

Autore

  • Laureato in Economia e commercio, giornalista pubblicista, motociclista da sempre. Dopo tanti anni di lavoro nel settore automotive in cui mi sono occupato di ricerche di mercato, giornalismo, retail e gestione di uffici stampa per diverse grandi realtà del settore, ora mi occupo di Cybersecurity e Cloud Computing. La mia passione per la politica, l'attività svolta con muovermi (e anche in precedenza) e l'amore incondizionato per Milano, mi hanno fornito lo stimolo per una candidatura alle prossime comunali nella lista di Fratelli d'Italia con l'impegno di contribuire al miglioramento della viabilità e garantire libertà che l'attuale giunta sta negando.

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